Giulia Damiano est assise dans son fauteuil roulant dans une salle de gymnastique.

Sosteniamo le persone come Giulia

Il Gruppo Svizzero Paraplegici sostiene le persone para e tetraplegiche con una rete di prestazioni integrale e senza pari, fin dal luogo d’infortunio o dalla diagnosi legata a malattia e per tutta la vita. La nostra visione è un mondo in cui le persone con lesione midollare possano condurre una vita autodeterminata nella miglior salute possibile.

Chiunque abbia sottoscritto un’affiliazione otterrà 250 000 franchi se a seguito di un incidente subisce una para o tetraplegia che implichi una dipendenza permanente dalla sedia a rotelle. Il pagamento avviene in modo rapido e senza trafile burocratiche e indipendentemente dalle prestazioni assicurative, dal luogo dell’infortunio o di cura.

Anche Giulia ha ricevuto il nostro sostegno dopo il duro colpo del destino

Giulia D nella società ginnica di Pully, alla quale rimane fedele anche dopo essersi iscritta all’Università di Losanna per studiare Management dello sport.

Il 16 novembre 2021, dopo aver frequentato un corso a Neuchâtel, si reca direttamente in palestra per allenarsi agli anelli. Nulla di straordinario, nulla di pericoloso, non è una principiante. Ma quella sera commette un errore che ad oggi non riesce a spiegarsi: sta eseguendo un movimento acrobatico, quando improvvisamente perde il ritmo e gli anelli le scivolano di mano. Precipita al suolo da cinque, sei metri di altezza e atterra di schiena. Ricorda di aver provato dolori atroci e che non sentiva più le gambe.

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«Ho ben compreso la situazione in cui mi ritrovo, eppure sono convinta che possa cambiare.»

Giulia Damiano

Quella notte stessa dovrà sottoporsi a un’operazione di dieci ore nel Centro ospedaliero universitario di Losanna e due giorni più tardi seguirà un ulteriore intervento. Aveva già sentito parlare di «lesione midollare», ma ora scoprirà sul proprio corpo cosa significa davvero. «Avevo mille domande, ma non ottenevo le risposte», racconta. «È stato terribile, mi è crollato il mondo addosso.»

Dieci giorni dopo la rovinosa caduta viene trasferita al Centro svizzero per paraplegici (CSP) di Nottwil per la riabilitazione. Per sei settimane rimarrà allettata con dei terribili dolori, terrorizzata dalla paura di non potersi più sedere, perché le gira sempre subito la testa. Ma c’è anche qualcun altro che le fa girare la testa: Alejandro Cuba Stocks, di cui si è innamorata pochi giorni prima dell’incidente. E lui la rassicura subito: «Io non vado da nessuna parte.»

La tenacia che ripaga

Oggi, insieme al suo partner Alejandro, Giulia è tornata a guardare fiduciosa al futuro. «Grazie alla Fondazione svizzera per paraplegici ho potuto acquistare una carrozzina da basket e un bob monosci. Con la sua di prestazione, la FSP sostiene le persone mielolese in tutti gli aspetti della vita e di questo sono estremamente grata», afferma Giulia.

Giulia Damiano und die Turngruppe, die sie coacht.

Purtroppo non le è più possibile dimostrare come si esegue un salto del pesce al suolo o come ci si mantiene in equilibrio per fare la verticale. Infatti, da quando tre anni fa si è infortunata esattamente in questa palestra, nella Salle Omnisport di Pully (VD), Giulia partecipa agli allenamenti solo in veste di monitrice.

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