Pia Scherer, Verantwortliche für Organisationsentwicklung
Pia Scherer, Verantwortliche für Organisationsentwicklung

Alcuni collaboratori di lunga data si raccontano

Impegnarsi per le persone mielolese offre un notevole ventaglio di prospettive professionali.

Testo: Christine Zwygart
Foto: Sabrina Kohler, Adrian Baer

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«Ho un ampio margine di manovra»

Christian Hamböck (58), responsabile Marketing affiliazioni, lavora per la FSP dal 2000.

Prima di iniziare a lavorare per la Fondazione svizzera per paraplegici, 25 anni or sono, ero stato a Nottwil per la prima riabilitazione, dove ho avuto modo di vivere in prima persona quali profondi risvolti può avere la riabilitazione globale per le persone mielolese. Da allora sapevo di voler mettere le mie competenze di Marketing al suo servizio. Oggi lavoro con un’équipe motivata e ambiziosa e i miei superiori mi concedono un ampio margine di manovra. E, quando capitano degli errori, li affrontiamo in maniera costruttiva, poiché ci aiutano a crescere. Il successo della mia équipe si misura in quote d’adesione e donazioni: un prerequisito fondamentale per poter soddisfare le esigenze delle persone mielolese. Da 25 anni a questa parte siamo riusciti ad aumentare continuamente queste elargizioni. Oltre a essere testimonianza dell’approvazione della popolazione per il nostro operato, ciò ovviamente per noi è fonte di grande motivazione.

Collaboratori del GSP

  • 2127

    persone

  • 190

    studenti, apprendisti e stagisti

  • 64

    nazionalità

«È una decisione che non ho mai rimpianto»

Yves Saxer, Co-Leiter Neuro-Urologie Pflege

Yves Saxer (43), corresponsabile personale infermieristico Neurourologia, lavora nel CSP dal 2007.

All’epoca mi chiesi: sarà una buona idea andare a lavorare nella clinica in cui sono anche paziente? Ma alla fine le condizioni di lavoro mi hanno convinta: non ho mai visto un altro laboratorio completamente accessibile in carrozzina. Da Nottwil mi contattarono poco prima che terminassi la formazione. La costruzione del Centro svizzero per paraplegici non era ancora del tutto conclusa e così nei lavori è stato possibile tenere conto delle mie esigenze. Da giovane talvolta ho considerato di cambiare lavoro, ma in nessun altro posto avrei mai trovato uno spettro di attività ampio come quello offerto qui. È una decisione che non ho mai rimpianto. E infatti vengo al lavoro molto volentieri.

Collaboratori del GSP

  • 100+

    professioni diverse

  • il 56 %

    lavora part-time

  • 62 128

    i contatti avvenuti con i pazienti nel contesto dell’assistenza postospedaliera ambulatoriale presso il Centro svizzero per paraplegici.

«Amo collaborare con altre categorie professionali»

Pia Scherer, Verantwortliche für Organisationsentwicklung

Pia Scherer (60), responsabile Sviluppo organizzativo, Marketing e comunicazione FSP, lavora a Nottwil dal 1991.

Il Gruppo svizzero per paraplegici è variopinto come un campo di fiori. 34 anni or sono ho dato vita alle segreterie di Orthotec e del reparto acquisti e da allora mi sono state offerte continuamente nuove possibilità, cosicché non ho mai sentito l’esigenza di guardarmi intorno o di cambiare lavoro. Amo collaborare con altre categorie professionali. Da quando ho iniziato, ho avuto modo di ricoprire sei profili professionali diversi e di svolgere mansioni nella dire zione infermieristica, nel servizio di informatica, nonché nella gestione multiprogetto e nello sviluppo del personale e dell’organizzazione. In tutti questi anni ho visto come i 180 dipendenti di una volta sono diventati una nutrita schiera di oltre 2000 collaboratori. E oggi so che ad accomunarci è il fatto che perseguiamo tutti il medesimo obiettivo: assistere le persone para e tetraplegiche. A vita e con empatia. Un’attività utile e al contempo gratificante.

Collaboratori del GSP

  • 42 000

    ore di corsi formativi e di perfezionamento all’anno

  • il 72,8 %

    sono donne

  • l'88 %

    consiglierebbe a un amico di venire a lavorare al GSP

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«Non mi ci vedrei a fare altro»

Pia Schmid (55), tecnica in analisi biomediche, lavora nel CSP dal 1990.

Poco dopo aver concluso la formazione per infermieri, mi venne offerta la possibilità di lavorare in Neurourologia. Ad oggi la combinazione di tecnologia e cure infermieristiche mi affascina molto: è un lavoro stimolante e al contempo complesso. Non mi ci vedrei a fare altro. Siccome la maggior parte dei pazienti li seguiamo per vari anni, con il passare del tempo si crea un rapporto di confidenza e questo lo trovo molto bello. I temi affrontati sono seri e talvolta delicati, ma questo non ci impedisce di ridere insieme. La nostra équipe è stabile, il che ci dà una solida base su cui costruire. E in generale a Nottwil i rapporti con colleghi e superiori di tutte le categorie professionali sono caratterizzati da stima e rispetto.

Un giorno sì e uno no, una disattenzione causa una lesione midollare.

Una lesione del midollo spinale comporta elevati costi consecutivi, per esempio per i lavori di adattamento dell’auto o dell’abitazione. Aderite quindi all’Unione dei sostenitori della Fondazione svizzera per paraplegici per ricevere 250 000 franchi nell’eventualità di un’emergenza.

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