Bild: B.A.A., Marcel Hug gewinnt den Boston Marathon 2024

Il successo è una maratona

Il successo è una maratona

Si apre la porta e tutti gli spettatori si girano. Quando lo intravedono, iniziano ad applaudire. Marcel Hug, l’atleta in carrozzina da corsa svizzero di fama internazionale, entra con destrezza in sala. Nonostante il volo in ritardo ce l’ha fatta a presentarsi alla tavola rotonda a Boston (USA).  

Foto: Consolato generale svizzero di New York/Swissnex (immagini dell'evento, finisci la foto), B.A.A. (foto di copertina), Sauber (auto da corsa), Fondazione svizzera per paraplegici (altre)
Testo: Belinda Steinmann 

Con le sue possenti braccia spinge con forza la sua carrozzina sulla rampa per raggiungere il palco. Gira la curva stretta con grande abilità e si ferma esattamente sul posto a lui assegnato. L’entusiasmo del pubblico dopo la sua rapidissima entrata è palpabile. Tre giorni dopo, Marcel Hug sarà ancora più veloce alla maratona di Boston. Ma una delle numerose curve lo porterà brevemente fuori rotta andando a schiantarsi con forza. Tuttavia, al traguardo indosserà la corona d’alloro in oro e stabilirà un nuovo record.

Marcel Hug è arrivato alla tavola rotonda a Boston.

Marcel Hug è arrivato alla tavola rotonda a Boston.

L’innovazione svizzera entusiasma a Boston

Cosa serve per battere i record mondiali? Per rispondere a questa domanda, il Consolato generale svizzero di New York e Swissnex hanno invitato il 12 aprile, in vista della maratona di Boston, Marcel Hug e l’équipe di sviluppatori della sua attrezzatura sportiva high-tech alla tavola rotonda nel rinomato MIT a Boston. «Lo sport in carrozzina è uno sport d’élite e merita di avere il meglio del meglio a livello di materiale», afferma convinto Stefan Dürger. Il direttore amministrativo di Orthotec, lanciò il progetto sette anni fa. Il risultato è l’OT FOXX, la quale viene nel frattempo reputata la carrozzina da corsa più veloce del mondo. Orthotec è un’azienda specializzata in ausili del Gruppo Svizzero Paraplegici di Nottwil.

Nelle sue strutture ultramoderne si allena Marcel Hug, il quale è stato invitato a partecipare al progetto come figura chiave da Stefan Dürger, così come Sauber Technologies. L’azienda di Hinwil (ZH) che appartiene al gruppo di Formula 1, viene rappresentata a Boston dal responsabile di progetto Adrian Schwarz: «Chi vuole raggiungere la massima eccellenza, come nella Formula 1, non può scendere a compromessi, né per quanto concerne il materiale né per quanto riguarda la tecnologia.» Ed è così che Marcel Hug, allacciato in una costruzione speciale, effettua prove in carrozzina da corsa nella galleria del vento dove normalmente vengono testate auto da corsa sulla loro aerodinamica. Tutto questo per raggiungere il grande obiettivo in comune: l’oro ai Giochi paralimpici di Tokyo con l’OT FOXX. L’atleta svizzero d’eccellenza conquista quattro medaglie d’oro su quattro in Giappone. Gli esperti del settore hanno giudicato la sua impresa come sensazionale!

Un ruolo di precursore

A Boston si è inoltre parlato anche della straordinaria rete di prestazioni del Gruppo Svizzero Paraplegici, in quanto esempio da seguire per gli altri Paesi. L’assistenza globale e a vita di persone con lesione midollare è un fattore chiave del successo:

  • Con una quota di oltre il 60 per cento, la Svizzera è leader nel reinserire le persone con lesione midollare nel mercato del lavoro.
  • 1,9 milioni di membri contribuiscono in modo considerevole alla base finanziaria del Gruppo Svizzero Paraplegici. Si tratta del 20 per cento della popolazione residente in Svizzera.
  • Lo sport in carrozzina è il fiore all’occhiello per promuovere una società attiva. I paratleti svizzeri sono in cima alle classifiche mondiali in molte discipline sportive, specialmente nella categoria carrozzina da corsa.
Im Hinwiler Windkanal (Kanton Zürich), werden sonst die Formel-1-Wagen des Motorsportteams getestet.
Mensch und Maschine im Einklang. Marcel Hug beim Windkanaltest bei Sauber.

Immagine 1: Nella galleria del vento di Hinwil (ZH) vengono normalmente testate le auto da corsa della scuderia di Formula 1.
Immagine 2: Quale migliore dimostrazione di una perfetta sintonia tra uomo e macchina? Marcel Hug in fase di test nella galleria del vento presso Sauber.

La velocità non basta

Per il pilota dell’OT FOXX Marcel Hug è chiaro che il successo non rappresenta una dimensione fissa. Si tratta di un impegno instancabile, dove si lavora su se stessi in qualità di atleta e sull’attrezzatura. A tal riguardo ne trae vantaggio l’intera disciplina sportiva, visto che tutti gli atleti possono acquistare la carrozzina da corsa di Orthotec dalla sua presentazione nel 2021. In questo modo sempre più atleti internazionali di spicco gareggiano con l’attrezzatura high-tech svizzera. Ma Marcel Hug non teme la concorrenza, anzi accoglie con favore il progresso. «Adoro essere all’avanguardia dell’innovazione», svela al pubblico della città accademica di Boston. Si tratta anche di ispirare i giovani a dedicarsi allo sport in carrozzina. Il partecipante alla tavola rotonda Stefan Dürger sottolinea: «La nostra missione va oltre i record di velocità. Noi vogliamo promuovere la libertà di movimento.» I risultati ricavati dallo sport agonistico fluiscono in modo mirato in progetti che migliorano la vita quotidiana delle persone con una lesione midollare e limitazioni simili. Ad esempio per quanto concerne i materiali, la procedura di misurazione che aiuta a trovare la postura seduta ideale in sedia a rotelle fino allo sviluppo di attrezzature per lo sport per tutti, le attività del tempo libero e le terapie.

Gli organizzatori dell’evento (da dietro a sinistra verso davanti a destra): Benjamin Bollmann, Joachim Tomaschett, Jessica Püntener, Stefan Dürger, Rosina Colazzo-Franzese, Adrian Schwarz, Brendan Karch, Paul Odermatt, Christina Chase, Marcel Hug, Patricia Eachus

Gli organizzatori dell’evento (da dietro a sinistra verso davanti a destra): Benjamin Bollmann, Joachim Tomaschett, Jessica Püntener, Stefan Dürger, Rosina Colazzo-Franzese, Adrian Schwarz, Brendan Karch, Paul Odermatt, Christina Chase, Marcel Hug, Patricia Eachus

Insieme siamo migliori

La moderatrice Christina Chase ha estrapolato un’altra nozione centrale: il progetto tecnologico è caratterizzato da una collaborazione senza pari con uno spirito particolare. Tra i partner regna un’atmosfera di fiducia reciproca e di grande dedizione nel raggiungere l’obiettivo comune. Tuttavia, il successo non è uno sprint ma una maratona. Una maratona che ha portato il team svizzero fino alla costa atlantica statunitense. Per il direttore amministrativo di Orthotec Stefan Dürger si è avverato un sogno di gioventù. Già ai suoi tempi quando era uno studente di ingegneria meccanica, l’MIT (Massachusetts Institute of Technology) era considerato La Mecca per gli ingegneri.

Ora era lì presente nelle sue sale parlando con Christina Chase, CEO e co-fondatrice di MIT Sports Lab. Secondo Joachim Tomaschett, il viceconsole del Consolato generale svizzero di New York, che ha reso possibile questo spazio d’incontro particolare tra la Svizzera e gli Stati Uniti è «ben meritato». Per lui, non c’è prova migliore dell’eccellenza svizzera che uno dei nostri migliori atleti d’élite e alcuni dei nostri migliori ingegneri si uniscano per innovare ai massimi livelli e per il bene della società. Anche il co-organizzatore Benjamin Bollman di Swissnex – la rete globale che connette la Svizzera e il mondo della formazione, nella ricerca e nell’innovazione – ha sottolineato il valore aggiunto che ne deriva se interagiscono in maniera ottimale la prestazione umana, la collaborazione, la tecnologia e il design.

Arrivò, cadde e vinse

Marcel Hug ha fatto in modo che le parole sul palco seguissero direttamente i fatti in strada. Il campione paralimpico ha già vinto sei volte la maratona in carrozzina di Boston. Anche alla 128esima edizione della gara tradizionale ha vinto con netta superiorità e ha scritto così un altro capitolo di storia dello sport. Con il suo tempo finale di 1:15:33 ha battuto il suo miglior tempo di oltre un minuto e mezzo. È ancora più sorprendente sapendo che è uscito da una curva troppo velocemente e si è schiantato contro una transenna. Il cuor di leone si è rialzato in pochi secondi e si è aggiudicato la vittoria. Anche le sue colleghe svizzere Manuela Schär (medaglia d’argento) e Patricia Eachus (quarto posto) hanno gareggiato ottimamente. Tirando le somme dal punto di vista ingegneristico, i piloti dell’OT FOXX hanno brillato con tre delle sei possibili medaglie.

Marcel Hug con la corona d’alloro in oro al traguardo della 128esima edizione della maratona di Boston.

Marcel Hug con la corona d’alloro in oro al traguardo della 128esima edizione della maratona di Boston.

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