Kurt Galliker Schweizer Paraplegiker-Zentrum Employer Branding Blog

L’Archimede di Nottwil

«Non mi dò per vinto tanto facilmente», risponde Kurt Galliker, l’addetto alla costruzione di sedie a rotelle speciali presso Orthotec. La sua motivazione? Cerca sempre di trovare la migliore delle soluzioni. Nell’ufficio dell’officina a Nottwil, si rimane sbalorditi dai modelli di sedie a rotelle realizzati, di cui ci mostra le foto. Il destino di un uomo lo ha particolarmente impressionato.

Testo: Peter Birrer
Foto: Beatrice Felder

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Kurt Galliker è responsabile presso Ortothec della sezione Costruzione carrozzine fabbricazioni speciali. Nella sua équipe la parola impossibile non esiste.

La professione come vocazione

Kurt Galliker, che è cresciuto in una fattoria, ha imparato sin da piccolo a destreggiarsi con i macchinari. Dopo il suo apprendistato come meccanico d’auto, ha lavorato in una concessionaria che vendeva Ferrari. Ben presto si è reso conto che i clienti danarosi e le automobili di lusso erano un mondo dove non si sentiva a suo agio. Quindi, lui che ama il contatto con la gente ed è mosso dal desiderio di aiutare, cambia lavoro. Sono oramai 22 anni che è impiegato presso Orthotec, una società affiliata della Fondazione svizzera per paraplegici.

«Lo considero un privilegio, lavorare in un luogo dove l’essere umano è al centro di tutto e dove si prendono sul serio i suoi problemi. E oltretutto poter esprimere la propria creatività.»

Kurt Galliker

Uno joystick azionato dal labbro inferiore

Il paziente in questione, con paralisi a livello cervicale, aveva conservato delle funzioni motorie soltanto nel labbro inferiore e nelle cosce e non era in grado di spostarsi da solo con la sedia a rotelle. Kurt Galliker riflette a lungo, non molla, finché gli viene un’idea geniale: fissare un supporto in fibre di carbonio sulle aste degli occhiali del paziente, sul quale montare un mini-joystick comandabile con il labbro inferiore. Grazie a questi comandi e a due pulsanti sulla coscia, l’uomo è ora in grado di usare il suo computer autonomamente, e addirittura di giocare a hockey in sedia a rotelle elettrica. Sebbene a volte non sia facile trovare la soluzione ottimale, Kurt Galliker è dell’avviso che bisogna ingegnarsi in ogni modo per consentire alla persona mielolesa di fare dei progressi. Risultato? Una svolta positiva nella vita del paziente per aver recuperato un pezzetto di autonomia. La sua gioia e gratitudine gratificano il lavoro di Kurt Galliker, il quale vi ha contribuito in misura considerevole.

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Funzionalità ed estetica

Laddove i limiti del possibile sono raggiunti, è lì che interviene Kurt Galliker, anche se – sottolinea – non è il solo ad avere delle idee. Infatti, è il lavoro d’équipe a prevalere: «Spesso le soluzioni saltano fuori quando si discute insieme di un caso.» Poi, il suo sguardo si posa su una foto di un prototipo di sedia a rotelle da corsa per bambini, con ruote da 20 pollici – un attrezzo di nuova invenzione. A Nottwil sono una dozzina i meccanici che lavorano nell’officina per le sedie a rotelle: i loro prodotti non solo devono essere funzionali e soddisfare requisiti altamente tecnologici, ma per Kurt Galliker conta anche il lato estetico. La pazzesca sedia a rotelle per bambini ne è la prova lampante.

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