Fünf Models im Rollstuhl auf dem Laufsteg

Carrozzine in passerella

La Fondazione svizzera per paraplegici ha risposto al bisogno delle persone in sedia a rotelle di indossare vestiti alla moda lanciando un progetto dedicato. I risultati sono stati presentati come fiore all'occhiello a Mode Suisse il 4 settembre 2023 a Zurigo. Il 3 novembre il progetto è stato anche nominato uno dei progetti vincitori del Design Preis Schweiz.

Testo: Peter Birrer
Foto: Sabrina Kohler

Nadia Dell’Oro, soprannominata «Giordi», spalanca la porta, si piazza davanti a un grande specchio e, dopo essersi ispezionata attentamente, afferma entusiasta: «Sono veramente geniali. Comodissimi, e si infilano senza fare fatica!» Quelli che indossa sono dei pantaloni ideati e creati da studenti della Scuola specializzata superiore del tessile di Zurigo (STF).

Poi tocca a Florian Bickel, che reagisce in maniera simile. Anche se per ora quelli che hanno provato sono solo dei prototipi, le loro osservazioni sono molto preziose per il lavoro degli studenti. «I bottoni per i tetraplegici proprio non vanno bene», spiega Florian ai presenti, «se un capo non è pratico, non lo indossiamo.» E Giordi aggiunge: «Bisogna considerare numerosi accorgimenti.» Man mano che la discussione si fa più partecipata, si intuisce che, sul tema della moda adattiva – ovvero abbigliamento, calzature e accessori che soddisfano le esigenze delle persone disabili – c’è ancora molto di cui parlare.

«I bottoni per i tetraplegici proprio non vanno bene.»

Florian Bickel, tetraplegico

Sfilando alla Mode Suisse

Dopo aver constatato che tra la Comunità online delle persone in carrozzina la moda rappresenta un tema sempre più sentito, su iniziativa di Ulrich Kössl (CSP), la Fondazione svizzera per paraplegici (FSP) ha deciso di dedicarvi un apposito progetto che, oltre a Giordi e Florian, vede anche la partecipazione della designer Lilla Wicki, nonché di Yannick Aellen, fondatore e direttore di Mode Suisse, la più grande sfilata di moda del Paese. L'edizione di quest'anno si è svolta a Zurigo lunedì 4 settembre 2023. Le persone in sedia a rotelle hanno presentato gli abiti disegnati dagli studenti.

Per le persone disabili l’assortimento di capi sia estetici che funzionali è assai limitato. Infatti, spesso, si mantiene fede alla funzionalità a scapito della ricercatezza estetica. Mentre, viceversa, gli indumenti belli spesso sono poco pratici e, se adornati con cuciture o bottoni particolari, possono causare delle ferite. Le persone disabili non sono mai state i destinatari della moda mainstream. E, difatti, indossandola in carrozzina generalmente c’è sempre qualcosa che non calza come dovrebbe.

Nella seguente galleria di immagini abbiamo raccolto le impressioni più belle di Mode Suisse 2023 alla Kunsthaus di Zurigo. Fate clic su di essa.

Il progetto a tre fasi della FSP mira a individuare soluzioni capaci di unire stile e funzionalità, rispondendo quindi alle esigenze delle persone disabili.

Un grande potenziale

Il progetto a tre fasi della FSP mira a individuare soluzioni capaci di unire stile e funzionalità, rispondendo quindi alle esigenze delle persone disabili. Inoltre ha l’obiettivo di sensibilizzare il settore della moda a realizzare e produrre vestiti adatti anche alle persone in carrozzina. In una prima fase si è trattato di individuare le esigenze dei disabili e discuterle con gli studenti che avrebbero realizzato i due look. Nella seconda fase, quella in cui ci troviamo attualmente, si prosegue con lo sviluppo dei capi d’abbigliamento, prima di presentarli, nella terza fase, al vasto pubblico in occasione della Mode Suisse.

«Questo progetto ci consente di smuovere le acque nell’ambito della moda adattiva», riassume Yannick Aellen. «Il potenziale non manca.» Un’opinione condivisa anche dalla designer Lilla Wicki: «Con questo progetto mi auspico di accrescere la consapevolezza sull’importanza del tema della moda adattiva. Vogliamo ottenere un miglioramento per le persone disabili e rendere la loro vita un po’ più facile.»

Bei Giordi werden die Masse genommen

Un giorno sì e uno no, una disattenzione causa una lesione midollare.

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